top of page

Informazioni sulle radiazioni

Nel nostro studio utilizziamo la tecnica Cone Beam che prevede di effettuare delle radiografie tridimensionali con esposizione 15 volte inferiore ad una tac fatta in ospedale; praticamente è come effettuare un viaggio in aereo da Torino ad Hong Kong.

Che cosa sono i raggi X?

Novità assoluta per lo Studio è presentata da un sistema di radiologia del tutto avanzato e cioè radiologia digitale, dove per digitale si intende l’acquisizione di caratteristiche quali ingrandimento, misurazioni e comparazioni visibili sullo schermo del computer e quindi la possibilità per voi pazienti di esaminare con vostro dottore la situazione e concordare la cura migliore per la vostra salute.

Fare le radiografie fa male?

Non si può certo dire che le radiazioni, in generale, facciano bene, visto che tutti conosciamo le disastrose conseguenze che hanno avuto le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, nonché il disastro di Cernobyl.

Però l’energia in quei tragici avvenimenti è milioni di volte superiore paragonata a quella che si può assorbire durante un esame radiologico, e quindi le conseguenze non sono confrontabili.

 

Esiste la possibilità che la dose assorbita durante un’irradiazione provochi dei danni al corpo umano; tuttavia gli effetti sul singolo individuo esposto alle radiazioni si manifestano soltanto se si supera una certa dose di radiazione assorbita (effetti a soglia). Da tale soglia, nel caso della radiologia , si resta di norma molto lontani, anche se gli esami vengono ripetuti moltissime volte. Esistono poi degli effetti casuali indipendenti dalla dose che potrebbero manifestarsi su chiunque venga sottoposto ai raggi X.

 

Facciamo un semplice esempio. Tutti gli abitanti delle città respirano aria inquinata: ciò aumenta la probabilità di effetti indesiderati sulla salute, ma non significa che tutti i cittadini avranno per forza delle conseguenze sgradevoli all’inquinamento; si può dire che l’effetto dell’inquinamento esiste per la popolazione nel suo insieme, ma per il singolo individuo e’ praticamente nullo. Lo stesso vale per la popolazione di persone sottoposte ad esami radiologici: la probabilità che si manifestino effetti dovuti alle radiazioni esiste per la popolazione esposta, ma la probabilità che ciò avvenga sulla singola persona è piccolissima.

La Tac (o TC), la Risonanza Magnetica Nucleare e l’Ecografia

La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) produce immagini che sono sostanzialmente “fette” della regione corporea analizzata; queste immagini sono generate da un piccolo fascio di raggi X che ruota intorno al corpo. Per questo tipo di esame valgono quindi tutte le considerazioni precedenti.

La Risonanza Magnetica Nucleare, invece, NON FUNZIONA CON I RAGGI X. Le immagini ottenute sono all’apparenza molto simili a quelle della TAC, ma il principio di funzionamento e’ totalmente diverso. La Risonanza Magnetica genera immagini grazie a campi magnetici e a onde simili a quelle radio, quindi nessuna delle considerazioni precedenti vale per la Risonanza.

L’Ecografia ha un principio di funzionamento basato sull’impiego di onde sonore (Eco-Grafia) e quindi NON UTILIZZA I RAGGI X per generare le immagini. Tutti sappiamo che l’ecografia viene sempre prescritta alle donne in stato di gravidanze per controllare il feto.

Dopo la radiografia si rimane radioattivi?

No, quando si esegue una radiografia non si rimane radioattivi. Si è detto che i raggi X sono qualcosa di molto simile alla luce, solo che in grado di attraversare il corpo umano, esattamente come la luce passa attraverso il vetro.

Se si accende una lampadina all’interno di una stanza con una finestra, chi è fuori vedrà la luce passare attraverso il vetro finché la lampadina resterà accesa, ma quando verrà spenta tornerà il buio e il vetro stesso non rimarrà luminoso.

Per la radiografia succede la stessa cosa: quando i raggi X (=luce) hanno attraversato il nostro corpo (=vetro) e impressionato la pellicola (=luce vista da fuori) noi non rimaniamo radioattivi (=vetro non luminoso).

Effetti casuali possono consistere nell’insorgenza di tumore (che potrebbe insorgere anche a causa del fumo, dell’inquinamento dell’aria, del buco dell’ozono, dei cibi scongelati e risurgelati …) e di malformazioni fetali nel caso di esami su donne incinte (la cui incidenza naturale è ben più elevata).

Per rendersi conto delle minime probabilità di subire un danno a seguito di una o più radiografie è sufficiente evidenziare quanto sia più rischioso compiere le proprie attività quotidiane.

Ad esempio circa 200 radiografie al torace all’anno accorcia la vita:

• 100 volte di meno di essere alcolista,
• 63 volte meno di essere fumatore,
• 25 volte meno di fare lavori pesanti,
• 8 volte meno di guidare l’automobile,
• 5 volte meno di bere alcolici ogni tanto,
• 3 volte meno di respirare aria inquinata.

1 mammografia corrisponde invece al rischio di:

• percorrere in macchina 100 km in autostrada
• fumare 3 sigarette in tutta la vita.

Se Vi è stata prescritta una radiografia è molto probabile che il Vostro medico abbia il sospetto che soffriate di qualche disturbo, oppure che si voglia assicurare che il disturbo di cui soffrivate non esista più. Il miglior modo di proteggere dai raggi X è evitare radiografie inutili, ma un sospetto di malattia giustifica sempre un’indagine approfondita, anche radiologica. Questo e’ noto come “Principio di Giustificazione”. Spesso, infatti, determinare la malattia in tempi brevi significa andare incontro a meno problemi nel futuro.

Ho già fatto tante radiografie: posso farne ancora?

Sì certo, potete fare altre radiografie anche se ne avete già fatte. Se il vostro medico Vi ha prescritto altri esami radiologici è perché vuole essere sicuro della diagnosi.

La probabilità di insorgenza degli ipotetici effetti causali prima descritti non aumenta sensibilmente con la dose assorbita, quindi non aumenta con il numero di esami, anche se vengono eseguiti in un breve lasso di tempo.

Donne in stato di gravidanza (o presunto tale)

Se sapete di aspettare un bambino, o avete il dubbio che ciò sia possibile, avvertire il personale.

La probabilità di danni casuali su feto è infatti maggiore che sull’adulto, in quanto i tessuti e gli organi “in formazione” sono più sensibili alle radiazioni degli organi già formati.

Inoltre, le prime settimane di gestazione sono le più a rischio per eventuali malformazioni. Ciò non significa assolutamente che i danni si manifestino per forza, ma se potete evitare di fare un esame radiologico all’addome o al torace proprio in quel periodo è meglio. Se avete una frattura a una mano o ad una gamba, invece, potete anche fare una radiografia: il personale provvederà a fornirvi i necessari sistemi per proteggere l’addome dalle radiazioni.

bottom of page